Perché l’atmosfera natalizia é self-care.

Innamoratevi del Natale!

Non è uno slogan ma un consiglio. Ho sempre amato il Natale e ho sempre saputo che per diverse ragioni c’era qualcuno, da qualche altra parte, che non sentiva l’esigenza di lasciarsi trasportare dalla stessa atmosfera. L’ho sempre capito, non tutti i natali sono felici… Però vorrei esortarvi a cambiare la narrativa, a invertire il processo.

Se c’è una cosa che ho capito di questo 2020 è che l’essenza della vita non è essere produttivi, ricchi, cool, ma è trovare la felicità a prescindere dal contesto. Siamo letteralmente chiusi in casa da un intero anno e tutti abbiamo imparato nuove skills con cui gestire ed esperire la nostra vita emotiva. E allora quale migliore occasione per cogliere la gioia nelle piccole cose se non il Natale?

Non vorrei essere troppo scientifica – la psicologia è il mio campo di studi – ma è già noto alla scienza che il benessere psichico sia la colonna portante del benessere fisico, non è solo questo però… Nel mondo noi siamo il pezzo di un puzzle: quando siamo felici possiamo contagiare le persone intorno a noi, possiamo svolgere bene le nostre mansioni e possiamo godere serenamente di ogni momento. Se proprio non siete amanti del Natale, usatelo come un pretesto per essere felici. Impariamo con questo pretesto l’abilitá di costruirsi la felicità da soli, laddove non c’è ancora. È una skill che potrà sempre tornare utile.

Nella mia personale esperienza posso dire che il mio modo di vivere le festività l’ho creato da sola, crescendo. Nella mia famiglia c’erano già alcune tradizioni: struffoli -vedi foto-, presepe e albero ovviamente, babbo natale e tutte quelle classiche. Ma il motivo per cui lo aspetto con ansia è che il Natale che vivo io è fatto su misura per me, per la mia felicità e le persone che lo vivono con me hanno imparato ad amarlo.

Ecco un elenco di tutto ciò che amo fare nel periodo natalizio, date una chance a qualche voce non ve ne pentirete.

  • Cioccolata calda ogni sera: questa credo che potrete farla senza molti sforzi, tutti amiamo il cioccolato. Ho una mia ricetta personale perché la amo molto densa e senza latte (se la volete basta chiedere), ma la bevo in un particolare momento della serata, quando tutti vanno a dormire, guardando le luci dell’albero, qualche volta qualcuno resta sveglio e fidatevi è molto felice di berne una insieme a me.
  • I vlogmas di Zoella su YouTube: innanzitutto un vlogmas è un video della propria giornata in periodo di festività natalizie e Zoella è una blogger di Brighton. Vi consiglio di guardarli, ogni anno documenta le sue giornate con un video al giorno intriso di risate, relax e, la mia cosa preferita, tradizioni natalizie britanniche. Ho imparato ad amarle dopo un viaggio a Londra di qualche anno fa, provate anche questo.
  • Biscotti allo zenzero: questa è una tradizione ampiamente diffusa ma voglio sottolineare mettendola in elenco il relax che trasmette il semplice cucinare una ricetta qualsiasi.
  • Riguardare le IG stories di Natali passati: l’importanza di creare memorie l’ho imparata quest’anno. Andate in archivio a riguardare quel selfie fatto brindando al bar con quell’amico. Quel capodanno molto felice, quel piatto che aveva fatto la zia, quel regalo che avevate dimenticato… È tutto in archivio, date un’occhiata, vi strapperà un sorriso. In alternativa…
  • Fatevi ispirare da Pinterest: io sono una persona per cui l’occhio vuole la sua parte, soprattutto per le emozioni che mi suscitano le immagini che vedo ogni giorno. Per questo riordino spesso lo spazio intorno a me, per questo tengo sempre accese le luci dell’albero, non solo quando entrano ospiti in salotto. Ecco, quando non vedo il bello intorno a me, mi basta andare su Pinterest e lasciarmi ispirare o emozionare dalla bellezza delle foto natalizie, mi mette di buon umore.
  • Incartare regali: che voi li dobbiate regalare a voi stessi o a qualcun altro ha poca importanza. Il messaggio che riceve il vostro cervello quando vede un pacchettino è lo stesso del vostro compleanno, curiosità e sorpresa. Questo è un piccolo trucco per ingannare il vostro subconscio, thank me later.
  • Preparare ogni pasto come se lo stessi preparando per qualcuno che amo: questa è una tradizione che cerco di rispettare tutti e 365 i giorni ma nel periodo natalizio non lascerò me stessa mangiare dal padellino perché sono sola in casa, è un messaggio subliminale: io merito le cure e le attenzioni che do agli altri.
  • Film e musica natalizia sempre in sottofondo: il manuale per idealizzare le feste è nei film e la musica è un reminder costante che it’s the most beautiful time of the year.
  • Se dovete lavorare/studiare rendetevi piacevole il momento: lo so, non mi dite altro. Vi capisco molto bene. Non è facile rendersi piacevole il fatto di dover sforzare le meningi mentre gli altri – seppur in quarantena – si divertono e sono rilassati. Vi darò i consigli che aiutano me quando lavoro/studio in casa: candele profumate sempre accese, playlist Lo-fi su Spotify, video “study with me” su YouTube, la pomodoro techinque per avere più pause, bevanda calda sempre sulla scrivania.
  • Rendere il Natale bello a modo proprio: io sono io e questa è la ricetta per fare felice me, potete prendere spunto o inventare le vostre feste di sana pianta. Io sono soddisfatta se anche solo uno di voi si renderà un pizzico più piacevole questo periodo dell’anno in questo contesto storico.

Come avete visto, inaspettatamente le mie festività sono molto low cost e la lista è molto flessibile. Io vi saluto qui, mi raccomando idealizzate le vostre e feste, come ho detto cambiate la narrativa, inventate, divertitevi e lasciate che le vostre sensazioni ed emozioni risignifichino questo periodo dell’anno.

Yours, Punta di Diamante.

4 pensieri riguardo “Perché l’atmosfera natalizia é self-care.”

    1. Fa parte del mio modo di parlare e della mia personalità. Spesso, quando cerco di trovare un termine che renda giustizia alla parola in italiano, cambio idea nel processo a favore dell’esprimermi in un modo fedele a come farei informalmente con amici. Spero non sia fastidioso.

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      1. Ovviamente ognuno si esprime nel modo che ritiene opportuno. Se ritieni per te questo giusto, chi sono io per dirti di non farlo?! Ci mancherebbe. Se poi mi fai la domanda personale, se mi da’ fastidio. La mia risposta non puo’ che essere si’, da italiano all’estero mi da’ molto fastidio, cosi come mi dava fastidio l’ascoltare o leggere anglicismi a vanvera quando lavoravo a Milano. Pero’ e’ una mia cosa personale, e tale rimane. Con stima. Fritz.

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